Хелпикс

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Richard Laymon 11 страница



Fu tentata di guardarsi attorno mentre percorreva la balconata, ma se Manny la stava osservando, proprio non voleva saperlo. Apr& #236; la porta, entr& #242; in casa e chiuse l’uscio con la schiena.

Salva.

La serratura scatt& #242; dietro di lei. I telefoni erano staccati. Il fucile sotto il letto.

Nessuno pu& #242; farmi del male, ora.

Pen tir& #242; un lungo e profondo sospiro cercando di calmarsi, poi port& #242; il cesto nella sua camera e lo rovesci& #242; sul materasso.

Cominci& #242; a dividere la biancheria: lenzuola e federe da una parte, un altro mucchio per gli indumenti da stirare. Un terzo mucchio per la biancheria intima. Compiuta l’operazione, prese i reggiseni e li pieg& #242; accuratamente nel cassetto. Poi fu la volta delle mutandine. Tranne quel paio di vecchie mutandine bianche che aveva indossato a letto quel famoso venerd& #236; sera, gli indumenti erano nuovi e colorati. Rosse, azzurre, rosa, color lavanda.

Mancavano le mutandine nere.

Sapeva di averle messe in lavatrice.

Perci& #242;, dov’erano?

Frug& #242; fra le altre pile di panni, pensando che le mutandine nere fossero rimaste impigliate in una camicetta o in un lenzuolo. Non c’erano. Controll& #242; il cesto, il pavimento accanto al letto. Poi guard& #242; ancora una volta fra i panni, pi& #249; attentamente stavolta, sollevando ogni indumento e scuotendolo, sperando che le mutandine saltassero fuori.

Non c’erano.

«Maledizione! » sussurr& #242; Pen.

Sentiva una morsa allo stomaco.

Doveva aver lasciato le mutandine nella lavatrice o nell’asciugatrice. Erano piccole e nere, era facile non vederle quando aveva rimosso gli altri panni dalle macchine. Di solito faceva scorrere le mani sul cestello di metallo per assicurarsi di non lasciarvi nulla. Quel giorno non l’aveva fatto. Era troppo preoccupata, troppo ansiosa di tornare a casa.

Bella mossa.

Non voleva ridiscendere. Voleva restare l& #224; al sicuro, con i telefoni staccati e magari bere un bicchiere di vino e fare un lungo bagno caldo.

Meglio prendere le mutandine prima che lo faccia qualcun altro.

Si affrett& #242; a uscire ed era a met& #224; scala quando si accorse di non aver preso il coltello.

Batt& #233; la mano sulla tasca dei calzoncini e non sent& #236; le chiavi. Il suo cuore galoppava. Batt& #233; la mano sull’altra tasca. Non teneva mai le chiavi in quella tasca, ma erano proprio l& #236;.

Grazie a Dio.

Sarebbe stato davvero fantastico se fossi rimasta chiusa fuori casa.

Camminando vicino alla piscina, prese il mazzo di chiavi dalla tasca e scelse quella della lavanderia, tenendola in mano mentre raggiungeva lo stanzone.

Appena entrata, si chin& #242; sulla lavatrice per sbirciare dentro, tast& #242; i bordi del cestello e fece scorrere le dita sotto la cima nel caso l’indumento fosse rimasto impigliato. Si accucci& #242; davanti all’asciugatrice e ripet& #233; l’operazione. Controll& #242; perfino la lavatrice che aveva usato per i panni bianchi. Poi guard& #242; sul pavimento.

Le mutandine erano decisamente sparite.

Qualcuno era entrato e le aveva portate via.

Manny? E se non era Manny?

Con un gran freddo dentro, Pen si affrett& #242; a tornare nel suo appartamento. Si appoggi& #242; tremando alla porta.

Ora calmati.

Calmati, maledizione. Qualcuno ha preso le mutandine, le desiderava e le ha rubate. Ora sono nelle sue mani.

Mi ha osservato entrare e uscire dalla lavanderia.

Devo andarmene da qui.

 

 

Dopo essersi svegliato, Bodie passeggi& #242; fino al gazebo. Cacci& #242; le dita nell’acqua fredda della jacuzzi e ricord& #242; il caldo ribollire della notte precedente. Pen cos& #236; bella, Melanie in topless che flirtava e pi& #249; tardi completamente nuda, ansiosa di distogliere l’attenzione di Bodie da sua sorella.

Dov’& #232; adesso Melanie? Rannicchiata nell’armadio di Harrison? Nascosta sotto il letto? Magari era stata colta in flagrante dal giovane avvocato.

Pensava di dover fare qualcosa in proposito, ma che cosa?

Gir& #242; attorno alla piattaforma di legno, trov& #242; i controlli. Girare una manopola, accendere un interruttore, e probabilmente sarebbe uscita acqua calda.

Avanti.

Comp& #236; l’operazione.

Il macchinario prese a ronzare e la limpida superficie si agit& #242; leggermente. Abbass& #242; un braccio nell’acqua e sent& #236; una corrente calda lambirgli il polso.

Torn& #242; alla casa. Di sopra trov& #242; il costume da bagno della sera prima e lo indoss& #242;. Con un asciugamano sulle spalle nude, scese in cucina. Prese una birra dal frigorifero, l’apr& #236; e ritorn& #242; verso la vasca. Si immerse.

L’acqua lo fece rabbrividire, ma sedette davanti al tubo di alimentazione. Da l& #236; l’acqua veniva calda contro la schiena.

Era seduto dov’era stata Pen quella sera.

Chiuse gli occhi e la rivide c& #242; me gli era apparsa, il viso che rifletteva la luce rossa, i capelli biondi colore del plenilunio, le ciocche che le ricadevano sulla fronte, la lucentezza di seta delle sue spalle bagnate, il modo in cui l’acqua le lambiva i seni.

L’acqua era pi& #249; calda, ora.

«Ciao. »

Bodie apr& #236; gli occhi. Per un momento non riusc& #236; a credere che Pen fosse l& #224;, in piedi. E invece era proprio lei. «Ciao», la salut& #242; Bodie.

«Non pensavo che ci fosse qualcuno. »

«Soltanto io. »

«Dove sono gli altri? »

«Joyce & #232; ancora… fuori. »

Pen annu& #236;, per un momento le balen& #242; uno sguardo furente negli occhi.

«Melanie mi ha abbandonato qui. »

Lei sal& #236; gli scalini, lasci& #242; i sandali sulla piattaforma e sedette sul bordo, con i piedi penzoloni nell’acqua. «Potrebbe essere pi& #249; calda», osserv& #242;.

Bodie si strinse nelle spalle. Il suo cuore batteva forte.

«Non sapevo che cosa fare, tutta sola. »

«Ti avevo chiamato, prima. »

Lei sollev& #242; le sopracciglia con aria interrogativa.

«Probabilmente non eri in casa», aggiunse Bodie.

«Non ho ancora riallacciato il telefono. Non ancora. Chi lo sa, forse non lo riallaccer& #242; mai. »

«Va cos& #236; male? »

«Capisco che & #232; ridicolo. »

«Non credo. »

«Grazie. Per che cosa hai telefonato? »

«Perch& #233; non indossi il costume e vieni in acqua? »

«& #200; per questo che hai chiamato? »

«Ti ho telefonato per via di Melanie. »

Pen lo invit& #242; a proseguire con un cenno del capo.

«Siamo tornati a casa di Harrison. Prima siamo andati alla stazione di polizia, ma non abbiamo scoperto granch& #233;. Poi siamo andati da Harrison. Lui e Joyce erano ancora l& #224;, perci& #242; siamo rientrati e Melanie gli ha telefonato… per annunciargli che tuo padre era uscito dal coma e che voleva parlargli. »

«Dici sul serio? »

«Ha funzionato. Siamo tornati l& #224; di corsa e lui non c’era, cos& #236; ci siamo introdotti nel garage per dare un’occhiata alla Porsche. »

«Vorresti dire, che vi siete introdotti illegalmente? »

«Melanie ha rotto un vetro. »

«Ges& #249; Cristo! E tu l’hai lasciata fare? » Pen non sembrava arrabbiata con lui, solo perplessa.

«Be’, non esattamente. Non sapevo che cosa avesse in testa. Quando ha telefonato a Harrison con quella storiella, non avevo idea di che cosa avrebbe detto finch& #233; ha parlato. E anche allora non riuscivo a credere alle mie orecchie. La stessa cosa & #232; capitata quando ha rotto la finestra del garage. L’ha fatto e basta. Ero pronto a filare, e lei ha fracassato il vetro con il gomito. »

«Dovevi impedirle di fare una pazzia del genere. Era quella la sua idea, oltre indagare su Harrison? »

«Be’, in parte era quella di cercare le prove. »

«Ne avete trovate? »

«La Porsche non aveva neppure un graffio. Se & #232; stato lui a investire tuo padre, deve aver usato un’altra auto. »

Pen annu& #236;. «Quadra. Lui & #232; troppo furbo per usare la sua macchina per un’impresa simile. » Si appoggi& #242; all’indietro, si abbracci& #242; con le braccia irrigidite. Gir& #242; la testa come se volesse sciogliere i muscoli. La camicia a scacchi si sollev& #242; mostrando un triangolo di pelle tra l’ultimo bottone e la cintura dei calzoncini. Un altro po’ di pelle apparve quando lei sollev& #242; una mano per massaggiarsi il collo.

«Mal di testa? » s’inform& #242; Bodie.

«Non ancora. Solo il collo rigido. Sono stata piuttosto tesa. »

«L’acqua calda ti farebbe bene. »

«Sei proprio deciso a farmi entrare. » Pen sorrise leggermente mentre lo diceva.

Lui le sorrise a sua volta. «No. »

«Ci manca che Melanie ritorni e mi trovi nella vasca con te. »

«Non peggio di quanto sarebbe successo se mi avesse trovato nella tua camera, l’altra notte. »

«Vero. Ma non credo che sia il caso di sfidare la fortuna. Dov’& #232; Melanie, a ogni modo? »

«Non lo so, con certezza. »

«Dove pensi che sia? »

«In casa di Harrison, a spiare i sospetti. »

«Che cosa? »

«Non ne sono sicuro. »

Pen si alz& #242;. Corrug& #242; la fronte e si sporse leggermente in avanti, come se volesse sentire meglio ci& #242; che diceva Bodie. Teneva le mani sulle cosce. «E in casa di Harrison? »

«Cos& #236; immagino. Quando ci siamo stati la porta di servizio non era chiusa a chiave. »

«Perci& #242; lei & #232; entrata, naturalmente. »

«Siamo entrati tutti e due. »

«Santo cielo. »

Bodie scroll& #242; le spalle. «Ho pensato: tanto siamo gi& #224; entrati nel garage. »

«Avete trovato qualcosa, nella casa? »

Lui ripass& #242; nella mente qualche eufemismo per trovare le parole adatte. Sperma con un altro nome… «C’era qualche indicazione che fossero stati nel letto insieme…»

Pen arross& #236;. «Come sei letterario», comment& #242;.

«Come Robert B. Parker. »

«Niente altro di… pi& #249; incriminante? »

«Non ci siamo fermati. Ho trascinato via Melanie pi& #249; presto che ho potuto. »

«Ma tu credi che ora sia laggi& #249;? » incalz& #242; Pen.

«Lei era riluttante a venire via. Appena siamo tornati qui, & #232; ripartita con la mia macchina. Questo & #232; successo verso l’una. Da allora & #232; sparita. »

«Ma sono passate quasi tre ore! »

«Lo so, lo so. E io me ne sto seduto qui. » Bodie allung& #242; il braccio dietro, prese la bottiglia di birra e bevve un sorso. «Ne vuoi? »

«Bodie! »

«Hai qualche idea? »

Lei tese una mano. Bodie si alz& #242;. Pen sbirci& #242; il suo corpo e si affrett& #242; a distogliere lo sguardo mentre lui avanzava verso uno scalino e le porgeva la bottiglia. Lei bevve, la testa inclinata indietro, gli occhi chiusi per un momento. Gli restitu& #236; la bottiglia. «Grazie. » Si sfreg& #242; la mano sulla coscia nuda. Lasci& #242; una macchia umida…

Bodie sedette, l’acqua calda gli raggiungeva le spalle. Si port& #242; la bottiglia alle labbra. Pochi secondi prima Pen vi aveva posato le sue.

«Stupida e idiota», mormor& #242; lei, scuotendo la testa. «Scusa. Non dovrei… E tu che cos’hai intenzione di fare, aspettare e sperare che torni a casa? »

«Qualcosa di simile. Se lei si trova nella casa di Harrison, & #232; nascosta da qualche parte. Perci& #242; pu& #242; darsi che non riesca ad allontanarsi quando vuole. Insomma, & #232; bloccata laggi& #249; finch& #233; non si presenta l’occasione di sgusciar fuori. E se anche le si presenta un’occasione, pu& #242; darsi che la scarti. Voglio dire, Melanie dev’essere disperata perch& #233; in caso contrario non avrebbe mai fatto una cosa simile. Probabilmente & #232; convinta che questa sia la migliore occasione per smascherare quei due. »

Pen annu& #236;. Capiva ed era d’accordo. «Per& #242;, pu& #242; anche darsi che sia stata colta sul fatto. »

«Lo so. »

«Che succede se sono proprio loro che… hanno fatto questo a pap& #224;? »

«In tal caso Melanie si & #232; cacciata in un guaio molto serio. »

«O peggio. »

«Ma se non l’hanno presa e noi entriamo per liberarla…»

«Non possiamo limitarci ad aspettare. »

«Bisogna pensare anche a Melanie, tuttavia. Non ci perdoner& #224; mai se la trasciniamo via prima che abbia avuto modo di sentire qualche dichiarazione realmente incriminante. »

«Posso vivere senza il suo perdono. & #200; tanto tempo che mi ci sono abituata. » Gli occhi di Pen avevano un’espressione spaventata. «Lui ha una pistola, Bodie. Harrison ha una pistola. »

«Maggior ragione per non aggredirlo. »

«Oggi ho comperato un fucile», annunci& #242; Pen.

«Oh, fantastico. C’& #232; la possibilit& #224; di assistere a una sparatoria? »

«Lui sarebbe capace di ucciderla. & #200; capace… di tutto. »

«D’accordo, faremo qualcosa. Non so che cosa, ma…»

«Dobbiamo. »

Bodie bevve un sorso di birra e si alz& #242;. Pen rimase seduta sul bordo della vasca, vicino agli scalini. Voltandosi, lui allung& #242; il braccio e spense l’impianto di riscaldamento.

«Forse possiamo ideare un piano», sugger& #236; Pen, sempre seduta.

Bodie cammin& #242; nell’acqua verso gli scalini.

«Non so quale», aggiunse lei.

«Penseremo qualcosa. » Lui aveva la gola stretta. Fissava dritto davanti a s& #233; pur di non guardarla in faccia mentre saliva il primo gradino.

Bodie si lev& #242; l’asciugamano dalle spalle e glielo offr& #236;. «Vuoi asciugarti le gambe? »

«Grazie. » Lei lo prese e si chin& #242;, i capelli ricaddero ai lati del viso mentre si passava l’asciugamano sulle gambe. Poi glielo restitu& #236; e calz& #242; i sandali.

«Mi tieni la bottiglia, per favore? » chiese lui.

Lei la prese mentre Bodie si asciugava e guardandolo disse: «Dobbiamo inventare un trucco per farli uscire di casa».

«Per esempio, telefonare per avvertirli che tuo padre vuole vederli? »

«Ah, gi& #224;. » Lei abbass& #242; rapidamente gli occhi e li socchiuse come se guardasse qualcosa nei cespugli. «Non lo so», ammise e bevve un sorso di birra.

Bodie fin& #236; di asciugarsi, avvolse l’asciugamano attorno alla vita e si diresse verso casa.

Pen lo segu& #236;. «Sai», osserv& #242;, «pu& #242; darsi che Melanie non sia neppure in casa di Harrison, forse & #232; andata da qualche altra parte. Voglio dire, non ti ha detto dove andava? »

«No. »

«Prima di agire, dovremmo andare a vedere se il tuo furgone & #232; nei paraggi. »

«Prima vorrei fare una doccia. »

«Vai pure. »

Bodie apr& #236; la porta a vetri scorrevole, si fece da parte per lasciar passare Pen ed entr& #242; in cucina dopo di lei. Il dietro dei suoi pantaloncini bianchi era leggermente sporco. Lui lasci& #242; vagare lo sguardo sulle gambe della ragazza. «Faccio in fretta», promise.

Pen rimase in cucina e Bodie sal& #236; al piano superiore. Cerc& #242; di non pensare al fatto di essere solo in casa con lei, ma era difficile non farlo.

Non succeder& #224; niente, si disse Bodie. Non eccitarti. Tu non oseresti e lei non ci starebbe. Nessuno dei due vuole pugnalare Melanie alle spalle.

Ma lasci& #242; aperta la porta del bagno. Si sfil& #242; il costume e lo gett& #242; nel lavabo.

Il bikini bianco di Pen era appeso sopra la porta della doccia. Si sarebbe bagnato, se lo lasciava l& #224;. Tir& #242; gi& #249; l’indumento. La rivide in bikini nella vasca termale. L’immagin& #242; mentre se lo toglieva nel bagno. Era tentato di accarezzare l’indumento, ma si affrett& #242; ad appenderlo all’asta dell’asciugamano.

Fece la doccia. Immagin& #242; di vedere Pen sgusciare nella cabina e chiudere la porta a vetri. Lei era nuda. Ti dispiace se ti faccio compagnia?

Non tormentarti, concluse Bodie. Non verr& #224;.

Non venne.

Quando ebbe finito di fare la doccia, Bodie percorse il corridoio fino alla camera da letto con l’asciugamano stretto alla vita. Si vest& #236; rapidamente e scese a pianterreno. Trov& #242; Pen sul divano del soggiorno, appoggiata allo schienale con le gambe tese davanti a s& #233;. Accanto a lei c’era la sua borsetta, con la cinghia a tracolla. «Pronto? » domand& #242;.

«Pronto. »

Uscirono e si avvicinarono alla macchina di Pen. Bodie la osserv& #242; mentre saliva e avviava il motore. In San Vicente lei abbass& #242; la visiera per ripararsi gli occhi dal sole del tardo pomeriggio. All’ombra della visiera le sue guance e il labbro superiore sembravano dorati.

Lei lo guard& #242;.

«Sto solo pensando», spieg& #242; lui.

«Oh? »

Lui non pensava a niente, ammirava semplicemente il viso di Pen. «E se Melanie non & #232; laggi& #249;? » osserv& #242; dopo un secondo.

«Sarebbe un bel sollievo», comment& #242; Pen.

«Se non c’& #232;, dov’& #232;? »

Pen scosse leggermente la testa. «Cosa pi& #249; importante: che cosa facciamo se & #232; l& #224;? »

«Che ne so? »

«Vorrei tanto che fosse rimasta a Phoenix. »

Bodie si sent& #236; offeso.

«Non alludo a te», precis& #242; Pen, come se capisse.

«Io l’ho solo accompagnata. »

«Tu sei stato gentile. Scommetto che ora sei pentito, non & #232; cos& #236;? Ti sei cacciato in un gran pasticcio. »

«Ha i suoi lati positivi. »

Pen teneva gli occhi sulla strada.

Non avrei dovuto dirlo, pens& #242; Bodie.

«Gi& #224; », convenne Pen. «Ho sentito Melanie ricompensarti, la notte passata. Le pareti sono sottili. »

Per un momento Bodie non afferr& #242;. Poi si rese conto che lei li aveva sentiti a letto.

Non & #232; ci& #242; che pensavo usando «lati positivi», ragion& #242; lui.

Lei crede che sia cos& #236;.

Mio Dio, ci ha sentito mentre facevamo l’amore.

«Sicuro, immagino che avremmo dovuto alzare il volume della radio», disse.

«Probabilmente Melanie voleva che sentissi», replic& #242; Pen. «Da come si & #232; comportata l’altra sera, non mi sorprenderebbe. »

«Voleva che la sentissi? » ripet& #233; Bodie.

«Perch& #233; sapessi che lei aveva qualcosa che io non ho. »

«Alludi a me? »

Ecco, sta parlando di me.

«Cercava di farti ingelosire? » azzard& #242; lui. La sua voce risuon& #242; lontana.

«Non ne sarei sorpresa», ripet& #233; Pen.

«E lo eri? » Bodie non riusciva a credere di averlo detto.

«Gelosa? » Pen gli lanci& #242; un’occhiata. «Tu che pensi? »

Bodie inghiott& #236;. «Non vorrei azzardare… un’ipotesi. »

«E io non voglio azzardare una risposta. Se ti rispondo che ero gelosa, & #232; come se ti incoraggiassi, e non potrei fare una cosa simile a Melanie. Se ti rispondo di no, sarebbe un insulto per te. »

«Ottimo ragionamento. »

«Restiamo amici. »

«Buona idea. »

«Meglio tenere gli occhi aperti per vedere se c’& #232; il tuo furgone. »

Bodie not& #242; che lei aveva appena svoltato nella strada di Harrison.

La Mercedes era parcheggiata nel viale. La Continental di Joyce era accostata al marciapiede davanti alla casa.

«Interessante», osserv& #242; Pen. «Stavolta non si & #232; curata di parcheggiare lungo la strada. »

«Il loro segreto d’amore non & #232; pi& #249; tale. »

«Ci ha pensato Mel a svelarlo. » Pen svolt& #242; l’angolo. «Mi chiedo che cosa avevano da dirsi. »

«Qualsiasi cosa fosse, probabilmente Melanie ha sentito. »

«Se & #232; l& #224; dentro. »

Trovarono il furgone di Bodie parcheggiato sul lato opposto dell’isolato.

Pen ferm& #242; l’auto dietro. Bodie scese, sbirci& #242; attraverso i finestrini e torn& #242; alla macchina di Pen. «Dentro non c’& #232;. »

«Allora & #232; proprio nella casa di Harrison. »

«Si direbbe di s& #236;. »

«Qualche idea brillante? » domand& #242; Pen.

«Lasciamola l& #224;. »

«Fantastico. »

«Dico sul serio. Si & #232; introdotta da sola, ed & #232; perfettamente capace di cavarsela al momento giusto. »

«E se non ce la fa? Se l’hanno gi& #224; nelle loro mani? Magari sono tornati dall’ospedale, hanno parlato fra loro dell’incidente di pap& #224; e poi l’hanno acciuffata. »

«Allora la situazione diventa alquanto problematica. Ma io preferisco credere che non sia andata cos& #236;. Per quello che ne sappiamo, quei due non hanno niente a che fare con l’incidente. Non diventeranno violenti con Melanie… solo perch& #233; lei sa che hanno una relazione. »

Pen lo guard& #242;: i suoi occhi erano seri. «Non possiamo lasciarla l& #224; », sussurr& #242;.

«Lo so. »

«Ma hai appena detto…»

«Cercavo solo di scartare l’idea di commettere un gesto da stupidi. »

«Per esempio? »

«Io vado a prenderla. Tu rimani in macchina e chiami la polizia se non torno fra cinque minuti. »

«Questo sarebbe il tuo piano? » chiese Pen.

«Grandioso, no? Semplice e diretto. »

«Lui ha una pistola. »

«Non sparer& #224; a nessuno. Non con te che aspetti fuori. »

«Non mi piace. »

«Hai un altro piano? » sugger& #236; Bodie.

«Entro io e tu aspetti in macchina. »

«No, e per un’ottima ragione. »

«Quale? »

«Non ti lascio andare. »

 

 

Pen sterz& #242; nel viale e and& #242; a fermarsi dietro la Mercedes di Harrison. Con il motore acceso.

Bodie si sfil& #242; l’orologio e lo tese a Pen. «Cinque minuti», disse.

«Ho paura. »

«Io no. »

«Si vede. »

«& #200; stato bello conoscerti. »

«Molto divertente. »

Bodie scese dall’auto. Aveva l’impressione di trattenere il respiro. Gli pareva che le gambe si piegassero, ma le costrinse a muoversi, una dopo l’altra, finch& #233; raggiunse la porta d’ingresso.

Premette il campanello.

Bodie respirava a fatica.

Si chiese quando Pen avesse cominciato a contare i cinque minuti, se dal momento in cui era sceso dalla macchina o se aveva deciso di aspettare che fosse entrato in casa.

Allung& #242; la mano per suonare di nuovo e la porta si apr& #236;.

Harrison inarc& #242; un sopracciglio. Indossava una vestaglia blu a strisce bianche e non impugnava una pistola. «Guarda chi c’& #232;! » esclam& #242;.

«Scusi se la disturbo», attacc& #242; Bodie, cercando senza successo di impedire alla voce di tremare.

Harrison si pieg& #242; di lato e guard& #242; oltre Bodie. «E uno. Dov’& #232; l’altra sorella, chiusa in una cabina telefonica? »

«Posso entrare? Vorrei parlarle. »

Harrison si spost& #242; per lasciarlo entrare. «Suppongo che lei sia stato scelto per rappresentare il comitato di reclamo. »

«Qualcosa di simile. »

Harrison chiuse la porta. «Che cos’ha in mente di fare, prendermi a pugni? »

«No, grazie. »

«Allora che cosa? »

«Sappiamo di lei e Joyce. »

Harrison fece una smorfia. «& #200; abbastanza ovvio, a questo punto. & #200; fuori strada, tuttavia, se crede che io abbia qualcosa a che fare con l’incidente. »

Bodie si sent& #236; mancare. «Non so che cosa…»

«Lei non c’entra con la telefonata o con la visita nel mio garage? »

Bodie capt& #242; un movimento di lato. Voltando la testa vide Joyce appoggiata alla porta dell’anticamera.

Indossava un accappatoio troppo grande per lei. Le maniche erano arrotolate sopra i polsi. «Quando torno a casa», sibil& #242; la donna, «ve ne andate tutti e tre. Non voglio rivedervi mai pi& #249;. »

«Bene», approv& #242; Bodie.

«Chi paga per la finestra del garage? » volle sapere Harrison.

«Melanie», rispose pronto Bodie e si chiese se la sua voce fosse abbastanza forte per far uscire la ragazza dal suo nascondiglio.

«Lo sapevo», comment& #242; Joyce.

«Quella pazza puttana», aggiunse Harrison.

«Stia a sentire, signor…»

«No, stia a sentire lei. Noi non apprezziamo il fatto di essere i bersagli di una folle vendetta, e i tribunali hanno opportuni rimedi…»

«MELANIE! »

«Che diavolo sta cercando di…»

«MELANIE, VIENI FUORI! »

Joyce si strinse l’accappatoio attorno al corpo e rimase irrigidita, con un’espressione di paura sulla faccia.

«& #200; qui? » tuon& #242; Harrison. «Maledizione, quella dannata puttana & #232; in casa mia…»

Bodie gli pass& #242; davanti.

Harrison lo agguant& #242; alla spalla. Con un gesto fulmineo, Bodie gli scost& #242; la mano. «Saremo fuori di qui in…»

Joyce strill& #242;. L’espressione furente di Harrison si tramut& #242; in sorpresa. Bodie si volt& #242; in tempo per vedere Joyce atterrare sul pavimento con Melanie sulla schiena. A cavalcioni sulle natiche della malcapitata, Melanie le strapp& #242; i capelli, le pieg& #242; indietro la testa e le sferr& #242; un pugno alla guancia.

Bodie, spintonato da Harrison, cadde contro una sedia. Si rialz& #242;. Mentre si lanciava attraverso la stanza, vide Harrison afferrare Melanie per il colletto della felpa nel tentativo di allontanarla da Joyce. La felpa senza maniche vol& #242; sopra il corpo della ragazza, le copr& #236; la faccia, le inchiod& #242; le braccia per un istante, poi si sfil& #242; completamente. Harrison perse l’equilibrio, agitando l’indumento in direzione del soffitto, e cadde a terra.

Melanie, nuda fino alla vita, prese a tempestare di pugni la nuca di Joyce.

Harrison si stava rialzando.

Bodie lo ignor& #242;, afferr& #242; il braccio di Melanie e la trascin& #242; via da Joyce.

«Lasciami andare! » grid& #242; Melanie.

«Vieni. »

Lei cadde in ginocchio, trascinata da Bodie.

«Calmatevi tutti quanti! » grid& #242; Bodie. «Ce ne andiamo. Subito. »

«Pazza puttana! » grid& #242; Joyce.

Harrison si mosse.

«Lasciala stare! » lo avvert& #236; Bodie.

L’altro caric& #242;. Con la punta della scarpa colp& #236; Melanie alle costole, appena sotto l’ascella. Lei si liber& #242; della stretta di Bodie e cadde sbattendo il viso sullo spigolo di un tavolo. Harrison si lanci& #242; verso Bodie che lo blocc& #242; torcendogli il braccio dietro la schiena e lo sollev& #242; da terra. Mentre Harrison cadeva, Bodie gli sferr& #242; una ginocchiata nel ventre. «Ti avevo detto di lasciarla stare! »

Melanie era in ginocchio, una mano sul tavolo, l’altra premuta sulla guancia. Il sangue le colava fra le dita. Sul fianco un livido rosso per il calcio ricevuto.

Bodie si accovacci& #242; e le porse la felpa. «Andiamo», disse con voce gentile. «Andiamo fuori di qui. » Mettendole le mani sotto le ascelle sollev& #242; la ragazza. Lei sembrava molto pesante. Poi si appoggi& #242; sulle gambe. Bodie la guid& #242; verso la porta.

«Io… chiamo la polizia! » grid& #242; Harrison.

Bodie si guard& #242; attorno. L’uomo stava rannicchiato su un fianco, tenendosi lo stomaco. «Fai pure, sbruffone. Ma ti conviene avere un buon alibi per venerd& #236; sera. »

«Pazzi fottuti! Tutti e due. »

Joyce, in ginocchio, si strinse addosso l’accappatoio con le mani; fissava la scena attraverso le ciocche di capelli. La donna non parl& #242;.

Melanie apr& #236; la porta.

Bodie, tenendole un braccio sulla schiena, l’aiut& #242; a scendere gli scalini del portico. Era ancora giorno e lei si premeva la felpa sul viso, ma nascondeva i seni sotto le braccia.

Pen, con un’espressione sbalordita, gir& #242; attorno all’auto e apr& #236; la portiera posteriore. «Mio Dio, che cosa & #232; successo? »

«Andiamo via. »

Melanie si rannicchi& #242; sul sedile posteriore, Bodie sedette accanto a lei. Pen si mise al volante. Port& #242; l’auto fuori dal viale e acceler& #242;. «Dove vado? »

«Alla mia macchina. »

«Non sarebbe meglio portarla al Pronto Soccorso? Che cosa le & #232; capitato? » s’inform& #242; Pen.

«Ha un piccolo taglio sotto l’occhio. & #200; caduta contro un tavolo», spieg& #242; Bodie.

«Sto bene», mormor& #242; Melanie.

«Meglio portarla al Pronto Soccorso», insist& #232; Pen.

«Sto bene », ripet& #233; sua sorella.

«Ho in macchina una borsa per il pronto soccorso. » Bodie la costrinse ad abbassare la testa sulle sue ginocchia. «Fammi vedere. » Le sollev& #242; la felpa dalla guancia. Il taglio era un centimetro sotto l’occhio sinistro. Il sangue usciva dalla ferita. Lui lo asciug& #242;.

«Che cosa & #232; successo l& #224; dentro? » volle sapere Pen. «C’& #232; stata una lotta? »



  

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