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CAPITOLO 4



30 settembre 1985 quattro mesi dopo

Non ti ho scritto per mesi, perché sono stata in Scozia. Il solito viaggio-studio. Il progetto originale era di stare là soltanto un mese, ma non volevo tornare a Milano prima. Qui tutto mi ricorda lui. Appena sono tornata, sono andata a Parco Sempione dietro al Castello Sforzesco dove ci siamo baciati la prima volta. Un parco povero, trascurato, che sembra ancora tanto bello perché vive di quel ricordo.

La scuola è ricominciata, ma lui non c’è più. È all’università. Da quel giorno, il giorno del mio compleanno, non ci siamo più parlati, ma io ho sempre pensato a lui. Quante volte ho rimpianto quella lite! Ma non ho più avuto il coraggio di parlare con lui o di telefonargli. Non so cosa pensi o cosa senta. Forse mi ha già dimenticato. Io l’ho amato tanto e lo amo ancora.

Mia mamma mi ha detto:

“Lo dimenticherai presto. Non era il ragazzo per te. ”

Ma non l’ho ancora dimenticato. Ho letto su una rivista: “Il primo amore non si scorda mai. ” E questo è più di un primo amore.

 

2 ottobre 1992 sette anni dopo

Da qualche settimana esco con un uomo molto interessante. Si chiama Marco. Ha dieci anni più di me, ma sembra molto giovane. Bello? Non proprio. Le mie amiche dicono ‘interessante’. Altezza media, capelli castani - un po’ radi forse - e sempre elegante.

Abita in una villa fantastica — ereditata dai suoi - dietro alla basilica di Sant’Ambrogio. Insomma è tutto quello che una donna può desiderare: attraente, intelligente e ricco. Fa il dentista e ha un grande studio in centro. Lavora tanto. Beh, sai, anch’io lavoro tanto. Da quando sono diventata responsabile dell’ufficio acquisti della mia ditta, non torno mai a casa prima delle otto di sera. Perciò ci vediamo una volta durante la settimana, ma passiamo insieme tutto il fine settimana.

 

20 agosto 1993

Sono qui per tre settimane con Marco nella sua villa in Sardegna. Sono venuti anche dei suoi amici: due coppie sposate. Io avrei preferito rimanere da sola con lui. Dopotutto, anche se ci conosciamo da quasi un anno, abbiamo trascorso poco tempo insieme da soli. Gliel’ho detto diverse volte ma lui mi ha risposto:

“Avremo tempo di stare da soli quanto vuoi in futuro. ” Intende quando saremo sposati! Però io vorrei passare adesso con lui da sola questi giorni.

Ho l’impressione che Marco abbia paura di stare solo con me. Ma vedo che anche i suoi amici sposati che sono qui con noi non stanno mai soli e sembrano felici.

Forse sono io troppo ‘intimista’ come dice la mia amica Cecilia.

 

 

10 settembre 1993

Mi sono fidanzata con Marco. È stata quasi una ‘cosa’ ufficiale. A casa sua durante una festa per il compleanno di suo padre, lui ha annunciato il nostro fidanzamento. Mi ha messo al dito l’anello - bellissimo, con zaffiri e diamanti - e io ero felice. C’erano anche i miei genitori. Mio padre mi ha detto: “Sono sicuro che questo è l’uomo giusto per te. ”

E io? Ne sono sicura come lo sono gli altri? Mio padre, mia madre, Cecilia? Sto bene con Marco, mi fa sentire importante, preziosa. È rassicurante per me. È simile a mio padre, alla gente che i miei hanno sempre frequentato, ma...

 

 



  

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