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Lezione 7 « particolarità dell’italiano moderno »



Lezione 7 « particolarità dell’italiano moderno »

L’italiano oggi

Solo lo straordinario diffondersi dei mezzi di comunicazione di massa avvenuto nel Novecento ha consentito all’italiano parlato di diventare patrimonio comune. Il cinema, la radio e negli ultimi decenni la televisione (presente in tutte le case) hanno permesso alla lingua italiana di diventare il codice linguistico usato dalla maggioranza della popolazione. Oltre ai mezzi di comunicazione di massa anche l’istruzione obbligatoria fino ai quattordici anni, del 1963, ha fatto si che la lingua di Dante diventasse la lingua di tutti gli italiani.

I “VOLGARI” d’Italia e l’affermazione del dialetto Fiorentino.

L'italiano moderno è, come spesso accade con le lingue nazionali, un dialetto che è riuscito a far carriera; ad imporsi, cioè, come lingua ufficiale di una regione molto più vasta di quella originaria. Alla sua base si trova infatti il fiorentino letterario usato nel Trecento da Dante, Petrarca e Boccaccio, influenzato dalla lingua siciliana letteraria elaborata dalla Scuola siciliana di Giacomo da Lentini (1230-1250) e dal modello latino.

Il primo documento sicuro di uso di un volgare italiano è un placito (постановление) notarile, conservato nell'abbazia di Montecassino, proveniente dal territorio di Benevento e risalente al 960: è il cosiddetto Placito capuano, che in sostanza è una testimonianza giurata di un abitante circa una lite sui confini di proprietà tra la stessa abbazia di Montecassino ed un piccolo feudo vicino, il quale aveva ingiustamente occupato una parte del territorio dell'abbazia: Sao ko kelle terre per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parte Sancti Benedicti. È una frase soltanto, che tuttavia per svariati motivi può essere considerata ormai volgare e non più latina: i casi (salvo il genitivo " Sancti Benedicti", che riprende la dizione (произношение) del latino ecclesiastico) sono scomparsi, sono presenti la congiunzione (союз) " ko" (=" che" ) e il dimostrativo (указательные) " kelle" (=" quelle" ), morfologicamente il verbo " sao" (dal lat. " sapio" ) è prossimo alla forma italiana, etc. Questo documento è seguito a brevissima distanza da altri placiti provenienti dalla stessa area geografico-linguistica, il Placito di Sessa Aurunca e il Placito di Teano.

Tra i numerosi tratti che l'italiano riprende dal fiorentino trecentesco, e che erano invece estranei a quasi tutti gli altri volgari italiani, si possono citare per esempio, a livello fonetico, cinque elementi individuati da Arrigo Castellani:

i " dittonghi spontanei" ie e uo (piede e nuovo invece di pede e novo)

l' anafonesi (tinca (линь-рыба) invece di tenca)

la chiusura di e protonica (di invece di de)

l'evoluzione del nesso latino -RI- in i invece che in r (febbraio invece di febbraro)

il passaggio di ar atono a er (gambero (рак) invece di gambaro)

Lessico

Nel corso dei secoli il lessico dell'italiano ha accolto numerosi prestiti e calchi linguistici da altre lingue e culture.

Alcune parole dell'italiano derivano da lingue parlate in Italia prima dell'avvento del latino. Hanno questa origine, per esempio, persona (proveniente dall'etrusco) e bufalo (буйвол) (proveniente dall'osco-umbro). Si suppone che queste parole siano entrate nell'italiano e nei dialetti italiani attraverso la mediazione (посредничество) del latino.

Latinismi

Il lessico italiano deriva in massima parte dal latino volgare. Il lessico con questa origine non è quindi considerato prestito; in alcuni casi, però, parole modellate su parole del latino letterario sono state reintrodotte nei volgari italiani prima e nell'italiano poi, fino all'età contemporanea. Questo a volte ha creato coppie di parole con la stessa origine ma significato diverso. Dal latino VITIUM hanno origine per esempio sia la parola vezzo (привычка; ласка), per tradizione ininterrotta, che la parola (vizio) порок, reintrodotta sulla base dell'uso latino classico. Altri latinismi sono stati reintrodotti anche attraverso la mediazione di altre lingue.

Grecismi

Dal greco sono entrati in italiano molti termini scientifici e religiosi, questi ultimi dovuti alla diffusione della Vulgata (la traduzione della Bibbia dalla versione in greco detta Septuaginta, da cui parabola, angelo, chiesa, martire etc. ); dai bizantini deriva lessico marinaresco (galea двухмачтовая галера, gondola, molo дамба, argano шпиль) o botanico (basilico, bambagia хлопок).

Ebraismi

Dall'Ebraico derivano parole usate nei riti cristiani come sabato, osanna осанна, хвалебная песнь, alleluia, pasqua e altre come manna.

Arabismi

Numeroso il lessico che proviene da parole arabe, tra cui vegetali (arancia, limone, spinaci шпинат, zucchero), termini commerciali e amministrativi (dogana, fondaco лавка, magazzino, tariffa, sultano, califfo, sceicco шейх, ammiraglio адмирал), scientifici (alchimia, alambicco дистиллятор, elisir), matematici (algebra, algoritmo, cifra, zero) e recentemente termini come burqa, intifada e kefiah.

Francesismi

Dal francese medievale o dal provenzale provengono moltissimi termini, ad esempio: burro, cugino, giallo, giorno, mangiare, manicaretto лакомое блюдо, saggio, savio разумный, рассудительный, cavaliere, gonfalone хоругвь, usbergo кольчуга, sparviere ястреб; сокол, levriere борзая, dama, messere, scudiero оруженосец, lignaggio род, происхождение, liuto лютня, viola виола-муз ин-т, gioiello...; oltre il medioevo i prestiti dall'area francese si riducono, per riprendere in occasione dell'occupazione della Lombardia nel XV secolo (maresciallo, batteria, carabina, ma anche bignè эклер, besciamella бешамель, ragù ).

In epoca illuministica e quindi con Napoleone si insedieranno ad esempio rivoluzione, giacobino, complotto, fanatico, ghigliottina, terrorismo.

Nell'Ottocento entrano ancora parole come: casseruola глубокая сковорода, maionese, paté, menù, ristorante, crê pe, omelette, croissant (cucina); boutique, dé colleté, plisse, griffe (фирменная марка известного дома моделей), prê t-à -porter, fuseaux (тренировочные брюки) (moda); boulevard, toilette, sarcasmo, cinema, avanspettacolo (небольшая пьеса перед началом спектакля), soubrette (субретка), boxeur (anglismo passato al francese), chassis. Il termine informatica entra rapidamente dopo la nascita del neologismo informatique nel 1962.

Germanismi

In larga parte di origine longobarda o gotica sono diversi termini comuni in italiano. Per esempio: guerra, zanna (клык), grinfia (коготь), stambecco (горный козел), sapone, vanga (лопата, заступ), banda, guardia, elmo (шлем), albergo, spola (шпулька), guercio (косоглазый; подслеповатый), stanga (засов), schiena, banca. Alcuni prestiti sono scandinavi come per esempio renna (северный олень).

Iberismi

Dallo spagnolo, prima e durante l'occupazione asburgica (габсбургский), sono giunti nell'italiano termini come infante (ребенок; паж), posata (прибор), brio (живость, блеск), creanza (воспитанность), lazzarone (хулиган; бездельник), etichetta, sfarzo (роскошь, великолепие), sussiego (важность, степенность), puntiglio (щепетильность, мелочность), zaino, parata (пышность, роскошь), guerriglia, cacao, ananas, amaca (гамак), cioccolata... Dal portoghese derivano parole come mais, patata, condor (кондор), lama (пластинка; лезвие), banana, cocco, mandarino (originariamente cinese), pagoda (пагода) (originariamente cinese)... Tra questi, molti hanno origine dai nuovi referenti provenienti dalla scoperta dell'America. Fra le lingue iberiche minoritarie che hanno avuto una certa influenza sull'italiano, va senz'altro menzionato il catalano, parlato, insieme al toscano o ai dialetti locali, in alcune corti medievali (in Sicilia, fra il XIII e il XV secolo, in Sardegna fra la prima metà del XIV e la prima metà del XVII secolo, e a Napoli nel corso del XV secolo).

Anglismi ed americanismi

I prestiti dall'inglese sono relativamente recenti, ma considerevoli. Secondo Tullio De Mauro gli anglismi entrati nell'italiano si attestano attorno all'8% del lessico complessivo. Tra i primi ad entrare abbiamo colonia, costituzionale, petizione, adepto, inoculare a (внушать, прививать), legislatura. Tra l'800 ed il '900, grazie alla fortuna di romanzi quali Ivanhoe e L'ultimo dei mohicani, si diffondono nuovi prestiti come acquario, antidiluviano (допотопный), autobiografia, pellerossa (краснокожий), inflazione ed integrali come milady, whisky. Dopo la seconda guerra mondiale, si insediano stabilmente termini relativi allo sviluppo tecnologico ed economico; molti sono prestiti di necessità, ovvero non traducibili con lemmi (заглавное слово словарной статьи) già esistenti: kit (набор, комплект), jeans, film, killer, partner, okay, puzzle, scout, spray, west, punk, rock; lessico finanziario come budget, marketing, meeting, business, part-time (неполный рабочий день); informatico come click, cliccare, computer, formattare, hardware (оборудование; железо), software (программное обеспечение), mouse; sportivi come goal, corner (угловой удар, корнер), cross, baseball, basketball, sponsor, hobby, zoom (объектив с переменным фокусным расстоянием).



  

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